Associazione di volontariato
Don Pietro Bottazzoli
Le origini dell’Associazione parrocchiale “don Pietro Bottazzoli” risalgono alla fine degli anni ’70, quando don Pierino Luigi Bottazzoli, detto Pietro, parroco di San Giustino dal 1976 al 1986, ebbe l’intuito di organizzare un gruppo di parrocchiani disponibili a donare periodicamente il sangue presso l’ospedale Fatebenefratelli di Roma, gesto esemplare di carità verso i fratelli ammalati. E’ proprio sul solco tracciato da quei fedeli che l’Associazione con il passare degli anni ha assunto l’attuale struttura.
Sotto la direzione parrocchiale di don Armando Brambilla prima e di don Giulio Giuseppe Villa poi, la cultura del volontariato andava sempre più crescendo. Per far fronte alle nuove realtà ed esigenze legate all’evoluzione della società, furono introdotte nuove forme di volontariato e organizzati nuovi settori di intervento. Don Giulio Villa ravvisò quindi la necessità di dare ai tanti volontari un riconoscimento giuridico fondando un’Associazione con proprio statuto dedicandola a quel parroco, don Pietro Bottazzoli, che ebbe il merito di avviare a San Giustino i primi passi del Volontariato.
L’atto costitutivo risale al 4 febbraio dell’anno 2000.
I soci fondatori furono: don Giulio Giuseppe Villa, Antonio Nuzzo, Giampietro Mele, Antonio Delton, Esterina Nardizzi, Sergio Paolacci.
Nel corso degli anni, l’Associazione ha continuato a perseguire i suoi scopi sociali operando in particolare nei filoni del sostegno alla povertà causata dal basso o insufficiente reddito, nelle situazioni di solitudine e di abbandono, nelle difficoltà di relazione, nella solitudine degli anziani e di tutti coloro che sono rimasti soli, in particolare se gravati dalla malattia.
In primo luogo, così come detta lo statuto, opera a sostegno della Caritas parrocchiale e diocesana dando corpo alle sue iniziative e intende continuare a renderle possibili, in stretto contatto con il presidente della Caritas parrocchiale, il parroco di San Giustino.
L’Associazione ha avuto una significativa evoluzione quando con determinazione del 19.02.2008 fu riconosciuta dalla Regione Lazio come “Organizzazione non lucrativa di utilità sociale” (Onlus), impegnata nel settore “Sociale”. In seguito all’attuale riordino del Terzo Settore è stata annoverata nell’elenco nazionale delle Organizzazioni di Volontariato (RUNTS)
Il Consiglio direttivo in carica 2021/2024
don Mauro Savio Barisione – animatore spirituale e membro di diritto
Roberto Silvestri – Presidente
06.23200026 – 338 631 3308
Patrizia Molinari – vice Presidente
06.2307480 – 348 522 4089
Margherita Palumbo – Tesoriera
Antonietta Blanchi – Segretaria
Guido Castellani
Ruggero Gallo
Assunta Grimaldi
Giuseppe Labella
Maurizio Prosperoni
I Presidenti onorari
Mons. Giulio Giuseppe Villa – Antonio Nuzzo – Antonio Delton
I Servizi
- Donazione sangue in Oratorio
- Approvvigionamento e distribuzione viveri alle famiglie bisognose
- Assistenza ad anziani ed ammalati
- Progetto “Anziani soli”
- Servizio CAF – Assistenza fiscale ai bisognosi e alla Comunità
- “Emergenza Freddo” – Accoglienza senza tetto
- Organizzazione e offerta pranzo per i poveri (giornata mondiale del Povero)
- Gestione carrozzelle e deambulatori per disabili
- Collaborazione Messa per l’Ammalato
- Collaborazione settimane della “Carità” e “Fraternità”
- Organizzazione Pellegrinaggi parrocchiali
- Premio letterario “don Pietro Bottazzoli”
- Domenica delle Palme – Confezione e distribuzione palme benedette in Parrocchia
- Epifania: “Remagiata” – corteo con doni presso tre centri di accoglienza
- Collaborazione festa del santo Patrono in Oratorio e trasporto statua in processione
Finalità
Sviluppo e realizzazione sul territorio dei vari progetti di animazione della Carità e Solidarietà, favorendo la partecipazione attiva del Volontariato e l’impiego del tempo libero in attività degne della dignità e grandezza dell’Uomo
Destinatari
i piccoli – gli emarginati – gli indifesi – gli anziani – gli ammalati – i poveri – la comunità
Non pensiamo tanto ad un numero di iniziative che ci garantisca riconoscibilità e gratitudine, per esempio dai cittadini del territorio o dalle Istituzioni locali; vogliamo intraprendere bene le iniziative che possiamo portare a termine, dove possiamo coinvolgere i giovani, al fine di educarli al volontariato, ma anche tutti gli altri, perché si renda palese che fare del bene si può, e che in fondo non ci vuole molto a farne, anche appena fuori dell’uscio di casa tua.