Laudato Si
Bioparco multimediale San Giustino
L’obiettivo di questo progetto è la coesistenza di due aspetti della vita Parrocchiale e più in generale comunitaria:
- l’aspetto aggregativo e sociale in quanto cardine del concetto di Oratorio
- l’aspetto teologico e pastorale sull’andare a risvegliare la relazione tra l’uomo e Dio passando per il bene comune prendendoci cura del creato
In concomitanza del Bioparco saranno poste in essere altre iniziative esterne ai confini fisici della Parrocchia (fedeli al mandato di Chiesa in uscita) andando ad intercettare la popolazione tutta sensibilizzandola sul decoro del nostro quartiere.
Alcuni estratti dell’enciclica Laudato sì:
- <<Laudato sì, mi Signore>>, cantava San Francesco d’Assisi. In questo bel cantico ci ricordava che la nostra casa comune è anche come una sorella, con la quale condividiamo l’esistenza, e come una madre bella che ci accoglie tra le sue braccia.
- Questa sorella protesta per il male che le provochiamo, a causa dell’uso irresponsabile e dell’abuso dei beni che Dio ha posto in lei. Siamo cresciuti pensando che eravamo suoi proprietari e dominatori, autorizzati a saccheggiarla.
- <<Eliminare le cause strutturali delle disfunzioni dell’economia mondiale e di correggere i modelli di crescita che sembrano incapaci di garantire il rispetto dell’ambiente>>
- <<Riconoscere che l’ambiente naturale è pieno di ferite prodotte dal nostro comportamento irresponsabile>>
- <<Riconoscere che la creazione risulta compromessa “dove noi siamo le ultime istanze, dove l’insieme è semplicemente proprietà nostra e lo consumiamo solo per noi stessi”. E lo spreco della creazione inizia dove non riconosciamo più alcuna istanza sopra di noi, ma vediamo soltanto noi stessi”>>
- L’ecologia integrale richiede apertura verso categorie che trascendono il linguaggio delle scienze o della biologia.
- La cura degli ecosistemi richiede uno sguardo che vada al di là dell’immediato, perché quando si cerca solo un profitto economico rapido e facile, a nessuno interessa veramente la loro preservazione.
- Se si vuole veramente costruire un’ecologia che ci permetta di riparare tutto ciò che abbiamo distrutto, allora nessun ramo delle scienze e nessuna forma di saggezza può essere trascurata, nemmeno quella religiosa con il suo linguaggio proprio.
- I racconti della creazione del libro della Genesi suggeriscono che l’esistenza umana si basa su tre relazioni fondamentali strettamente connesse: la relazione con Dio, quella con il prossimo e quella con la terra.
- Noi non siamo Dio. La terra ci precede e ci è stata data.
- Insistere nel dire che l’esser umano è immagine di Dio non dovrebbe mai farci dimenticare che ogni creatura ha una funzione e nessuna è superflua.
- A nulla ci servirà descrivere i sintomi se non riconosciamo la radice umana della crisi ecologica.
- Nessuno vuole tornare all’epoca delle caverne, però è indispensabile rallentare la marcia.
Questi estratti non hanno l’intenzione di innescare dei processi mentali che portano ai sensi di colpa, ma bisogna interpretarli puramente come argomentazioni alla nascita (o rinascita) di una nuova coscienza ecologica che, per quanto detto, non può prescindere dalla relazione con Dio
Il Bioparco si offre appunto quale ponte tra la Parrocchia (ed il messaggio evangelico implicito) ed il quartiere.
Allestito nel triangolo compreso tra Via Bonafede, Via delle Passiflore ed il prolungamento in zona privata di Via Luca Ghini.
Da una visura catastale informale non risultano vincoli che impediscono il progetto
Le misure dell’appezzamento sono di 47x116x107m per un totale di 2600mq circa
All’interno sono presenti:
- le piante richiamate nella Bibbia ed un’area vivaio per le attività dei ragazzi (ma anche diversamente ragazzi).
- un’area orti sempre gestito da ragazzi o chiunque ne faccia richiesta; sarebbe una buona idea organizzare delle merende collettive con gli ortaggi coltivati (ad esempio pane e pomodoro per tutti o l’arrostimento di pannocchie di mais, o ancora macedonie con i frutti degli alberi da frutto).
- un’area vivaio per la coltivazione di piante da fiori recisi utilizzabili in chiesa.
- Il perimetro insistente sui due fronti strada, via Bonafede e via Passiflore sarà protetta da una siepe in lauro o simile al fine di preservare il clima di pace che il progetto si propone.
- Una sorta di piazzetta circolare con intorno alcune panchine in legno costruite dai ragazzi a disposizione di chi volesse passare una mezz’oretta in santa pace; al centro della piazzetta un albero di ulivo.
- Un contenitore in legno chiuso con dentro dei libri gratis a disposizione di chiunque.
- Una costruzione in rete ombreggiante per l’allestimento di un farfallario con dei laboratori per bambini e ragazzi per seguire la fase dal bruco alla farfalla.
- Dei pali su cui montare delle casette per uccelli.
- Delle strutture con delle mangiatoie e beveratoi per gli uccelli.
- Giardino sensoriale per bambini. I giardini sensoriali sono dei percorsi dove i bambini possono avvicinarsi alla natura e esplorare i diversi elementi scoprendo forme, colori e consistenze dei doni della natura. L’idea è di creare uno spazio sicuro dove i bambini possano camminare a piedi nudi lungo un sentiero o percorso prestabilito dove possono trovare foglie, erba, sassolini, fiori, sabbia, ovviamente il tutto disposto in modo che non rischino di farsi male e che provino solo il piacere dell’esplorazione.
Costruzione del bioparco
Per la costruzione ci si avvarrà del supporto dei docenti e dei ragazzi del corso di giardinaggio dell’Istituto Don Bosco.
Essendo il terreno rimasto a riposo per decenni, durante i quali pioggia neve hanno compattato la crosta superficiale, saranno necessari una serie di attività propedeutiche alla costruzione vera e propria.
Come prima cosa uno sfalcio e successivamente un’aratura profonda almeno 50cm a cui far seguire un periodo di riposo per innescare i processi di rigenerazione biochimica.
Dopodichè si valuterà se il terreno abbia bisogno di una ammendata con materiale d’apporto ad alto contenuto di elementi nutritivi.
Seguirà una spianatura e la costruzione vera e propria con la realizzazione della piazzetta, dei percorsi, la posa degli impianti e la piantumazione degli alberi.
Tutte le strutture, come ad esempio le casette nido per gli uccelli o le mangiatoie, ma anche la coltivazione e la manutenzione degli alberi, piante e quanto altro e le attrezzature, come le panchine, la biblioteca, etc. saranno costruite direttamente dai ragazzi in collaborazione con gli adulti che vanno dai genitori ai nonni (che molto probabilmente hanno un passato da agricoltore nel loro paese di origine); si potranno organizzare laboratori per la semina e crescita di piantine.
Per quanto riguarda la costruzione delle casette e mangiatoie per uccelli verranno riciclate le cassette che generalmente vengono lasciate fuori dalle frutterie. Per la parte operativa il CIP si è offerto di mettere a disposizione la sua falegnameria sociale ed il personale per assistere i ragazzi che vorranno partecipare al laboratorio.
Nei nidi e nel farfallario saranno presenti alcune telecamere wifi che possano riprendere le varie fasi di nascita e crescita sia degli uccelli che delle farfalle; i video saranno resi pubblici attraverso il sito della parrocchia (se compatibile con lo stato dell’arte della tecnologia usata) o altro da far gestire direttamente ai ragazzi. Anche in questo caso l’allestimento sarà fatto in collaborazione con i ragazzi appassionati di elettronica e/o in genere smanettoni.
La piazzetta ed i sentieri saranno realizzati con una miscela di eco stabilizzante consistente in un additivo ecologico che compatta la terra già presente nel Bio Parco non alterandone il colore, ma realizzando una pavimentazione resistente, che impedisce la diffusione di piante infestanti ed altamente drenante all’acqua; la terra stabilizzata impedisce la formazione di pozzanghere.
Messa a dimora della siepe
Come già accennato, la siepe sarà messa a dimora nei tratti fronte strada che danno su via delle Passiflore e via Bonafede
Le piante nella Bibbia
INCENSO
Nella Bibbia, Dio stesso ordinò a Mosè di costruire un altare speciale riservato all’incenso:
«Farai pure un altare per bruciarvi l’incenso, e lo farai di legno di acacia …. Sarà cosa santissima, sacra all’Eterno» (Es 30,1-10)
MIRRA
È uno dei principali componenti dell’olio santo per le unzioni:
«Sono venuto nel mio giardino, sorella mia, mia sposa, e raccolgo la mia mirra e il mio balsamo; mangio il mio favo e il mio miele, bevo il mio vino e il mio latte. Mangiate, amici, bevete; inebriatevi d’amore. (C.d.C. 5,1)
FICO
una delle sette piante della Terra Promessa
«Non è un luogo dove si possa seminare, non ci sono fichi, non vigne, non melograni, e non c’è acqua da bere» (Nm 20,5).
CEDRO
il primo agrume a essere coltivato in Israele
«Andate al monte e portatene rami di ulivo, rami di olivastro, rami di mirto, rami di palma e rami di alberi ombrosi, per fare capanne, come sta scritto», (Ne 8, 15).
GIGLIO BIANCO
simbolo di bellezza, santità, e resurrezione
«Guardate come crescono i gigli: non faticano e non filano. Eppure io vi dico: neanche Salomone, con tutta la sua gloria, vestiva come uno di loro», (Lc 12, 27).
RANUNCOLO
uno dei fiori più belli in Israele
«Il fratello di umili condizioni sia fiero di essere innalzato, il ricco, invece, di essere abbassato, perché come fiore d’erba passerà. Si leva il sole col suo ardore e fa seccare l’erba e il suo fiore cade, e la bellezza del suo aspetto svanisce», (Giacomo 1, 9-11).
CARRUBO
un albero dalla tripla vita
«Avrebbe voluto saziarsi con le carrube di cui si nutrivano i porci; ma nessuno gliene dava», Lc (15, 16).
ALOE
Nicodemo lo portò per profumare il lenzuolo di Gesù
Vi andò anche Nicodemo – quello che in precedenza era andato da lui di notte- e portò circa trenta chili di una mistura di mirra e aloe”, Gv (19, 39).
MELO
Come un melo tra gli alberi del bosco,
così l’amato mio tra i giovani.
Alla sua ombra desiderata mi siedo,
è dolce il suo frutto al mio palato. (C.d.C. 2:3)
SICOMORO
Fece sì che in Gerusalemme l’argento abbondasse come le pietre e rese il legname di cedro tanto comune quanto i sicomòri che crescono nella Sefela. (1Re 10.27).
quand’ecco un uomo, di nome Zaccheo, capo dei pubblicani e ricco, cercava di vedere chi era Gesù, ma non gli riusciva a causa della folla, perché era piccolo di statura. Allora corse avanti e, per riuscire a vederlo, salì su un sicomòro, perché doveva passare di là. (Lc. 19,2-4).
GELSO
Davide consultò il SIGNORE il quale gli disse: «Non salire; gira alle loro spalle e giungerai su di loro di fronte ai Gelsi. (2° Sam. 5:23)
VITE (Vitis vinifera)
7 perché il Signore tuo Dio sta per farti entrare in un paese fertile: paese di torrenti, di fonti e di acque sotterranee che scaturiscono nella pianura e sulla montagna; 8 paese di frumento, di orzo, di viti, di fichi e di melograni; paese di ulivi, di olio e di miele; (Dt. 8.7-8)
17 Io come una vite ho prodotto germogli graziosi
e i miei fiori, frutti di gloria e ricchezza. (Sir. 24,17)
Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me, e io in lui, porta molto frutto, perché senza di me non potete far nulla. (Gv. 15,5)
ULIVO (Olea europaea)
Pianterò cedri nel deserto, acacie, mirti e ulivi; porrò nella steppa ipressi,
olmi insieme con abeti; (Is. 41:19)
«Ordinerai ai figli d’Israele che ti portino dell’olio puro, di olive chiacciate, per il candelabro, per tenere le lampade sempre accese. (Es. 27:20)
MELOGRANO (Punica granatum)
Saul se ne stava al limitare di Gàbaa sotto il melograno che si trova in Migròn; la sua gente era di circa seicento uomini. (I° Sam. 14:2)
MANDORLO (Amygdalus communis)
Poi la parola del SIGNORE mi fu rivolta in questi termini: «Geremia, che cosa vedi?» Io risposi: «Vedo un ramo di mandorlo». (Gr. 1-11):
Giacobbe prese dei rami verdi di pioppo, di mandorlo e di platano e vi fece delle scortecciature bianche, mettendo allo scoperto il bianco dei rami. (Gn 30:37)
NOCE
Io sono discesa nel giardino dei noci
a vedere le piante verdi della valle,
a vedere se le viti mettevano le gemme,
se i melagrani erano in fiore. (C. d. C. 6,11)
Cartellonistica presente nel parco
L’ingresso al bioparco è all’interno dell’oratorio e non è previsto cancello per l’accesso esterno. L’ingresso è sempre libero (compatibilmente con gli orari dell’oratorio)
All’interno, per ogni pianta o zona sarà presente una locandina che spiega il nesso con la Scrittura realizzata su legno.
All’ingresso
Laudato si’, mi’ Signore, per sora nostra matre terra, la quale ne sustenta et governa, et produce diversi fructi con coloriti flori et herba
Vicino l’area incolta
Quando i frati tagliano legna, proibisce loro di recidere del tutto l’albero, perché possa gettare nuovi germogli. E ordina che l’ortolano lasci incolti i confini attorno all’orto, affinché a suo tempo il verde delle erbe e lo splendore dei fiori cantino quanto è bello il Padre di tutto il creato. Vuole pure che nell’orto un’aiuola sia riservata alle erbe odorose e che producono fiori, perché richiamino a chi li osserva il ricordo della soavità eterna (Tommaso da Celano – Vita seconda di San Francesco d’Assisi)
Al centro della piazzetta (da una parte)
Altissimu, onnipotente, bon Signore,
tue so’ le laude, la gloria e l’honore et onne benedictione.
Ad te solo, Altissimu,
se konfàno et nullu homo ène dignu te mentovare.
Laudato sie, mi’ Signore, cum tucte le tue creature,
spetialmente messor lo frate sole, lo qual è iorno,
et allumini noi per lui.
Et ellu è bellu e radiante cum grande splendore, de te, Altissimo, porta significatione.
Laudato si’, mi’ Signore, per sora luna e le stelle,
in celu l’ài formate clarite et pretiose et belle.
Laudato si’, mi’ Signore, per frate vento
et per aere et nubilo et sereno et onne tempo,
per lo quale a le tue creature dài sustentamento.
Laudato si’, mi’ Signore, per sor’aqua,
la quale è multo utile et humile et pretiosa et casta.
Laudato si’, mi’ Signore, per frate focu,
per lo quale ennallumini la nocte,
et ello è bello et iocundo et robustoso et forte.
Laudato si’, mi’ Signore, per sora nostra matre terra,
la quale ne sustenta et governa,
et produce diversi fructi con coloriti flori et herba.
Laudato si’, mi’ Signore, per quelli ke perdonano per lo tuo amore,
et sostengo infirmitate et tribulatione.
Beati quelli che ‘l sosterrano in pace, ca da te, Altissimo, sirano incoronati.
Laudato si’ mi’ Signore per sora nostra morte corporale,
da la quale nullu homo vivente pò scappare: guai a quelli che morrano ne le peccata mortali;
beati quelli che trovarà ne le tue santissime voluntati,
ka la morte secunda no ‘l farrà male.
Laudate et benedicete mi’ Signore’
et ringratiate et serviateli cum grande humilitate
Al centro della piazzetta (dall’altra parte)
Io sono il Signore, tuo Dio, che ti fece uscire dalla terra d’Egitto, dalla casa degli schiavi.
Non avrai altro Dio all’infuori di me.
Non ti farai idolo né immagine alcuna di ciò che è lassù nel cielo né di ciò che è quaggiù sulla terra, né di ciò che è nelle acque sotto la terra.
Non ti prostrerai davanti a loro e non li servirai. Perché io, il Signore, sono il tuo Dio, un Dio geloso, che punisce la colpa dei padri nei figli fino alla terza e alla quarta generazione, per coloro che mi odiano,
ma che dimostra il suo favore fino a mille generazioni, per quelli che mi amano e osservano i miei comandamenti.
Non pronuncerai invano il nome del Signore, tuo Dio, perché il Signore non lascerà impunito chi pronuncia il suo nome invano.
Ricordati del giorno di sabato per santificarlo:
sei giorni faticherai e farai ogni tuo lavoro;
ma il settimo giorno è il sabato in onore del Signore, tuo Dio: tu non farai alcun lavoro, né tu, né tuo figlio, né tua figlia, né il tuo schiavo, né la tua schiava, né il tuo bestiame, né il forestiero che dimora presso di te.
Perché in sei giorni il Signore ha fatto il cielo e la terra e il mare e quanto è in essi, ma si è riposato il giorno settimo. Perciò il Signore ha benedetto il giorno di sabato e lo ha dichiarato sacro.
Onora tuo padre e tua madre, perché si prolunghino i tuoi giorni nel paese che ti dà il Signore, tuo Dio.
Non uccidere.
Non commettere adulterio.
Non rubare.
Non pronunciare falsa testimonianza contro il tuo prossimo.
Non desiderare la casa del tuo prossimo. Non desiderare la moglie del tuo prossimo, né il suo schiavo, né la sua schiava, né il suo bue, né il suo asino, né alcuna cosa che appartenga al tuo prossimo.
Collaborazioni con le altre realtà associative del quartiere
Centro di Iniziativa Popolare
Fusolab
Associazione Amici del Parco Bonafede
Comitato Genitori I.C. Luca Ghini
Keccevò
Amici di Simone
Associazione Città Alessandrina
Unione Cristiana Evangelica Battista